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mercoledì 6 novembre 2013

VERONA CAGLIARI 2-1



Verona-Cagliari 2-1: Toni-Jankovic, veneti sempre più in alto

Sblocca l'ex viola, raddoppia il serbo, poi a nulla vale la rete di Conti: per i gialloblù è il sesto successo su 6 gare al Bentegodi. Sardi imprecisi in avanti e poco pericolosi.






“E quando i blu saranno in ciel…” canta il Bentegodi. In cielo c’è davvero il Verona, che conquista la sesta vittoria di fila in casa battendo il Cagliari grazie a una rete per tempo. Il colpo di testa di Toni fredda quasi immediatamente Agazzi. Poi è Jankovic, rispolverato dall’inizio da Mandorlini, a chiudere il match con un piatto destro. Nel finale accorcia Conti, ma a godere sono solo i gialloblù, matricola terribile della Serie A.   

FORMAZIONI – Mandorlini rispolvera il serbo Jankovic dall’inizio e conferma l’uruguaiano Gonzalez in difesa, accanto a Maietta, al posto dello squalificato Moras. Tornano Romulo e Iturbe dal primo minuto. Nel Cagliari c’è Nenê, che fa coppia offensiva assieme a Sau: panchina per Ibarbo e Pinilla. Sulla sinistra della difesa c’è Avelar per Murru, squalificato. Ancora titolare Cabrera.

PRIMO TEMPO – I piani del Cagliari, difesa e contropiede, vengono immediatamente mandati a ramengo da un calcio piazzato: corner ben battuto da Romulo e Toni, inconcepibilmente lasciato libero sul palo più lontano, fulmina Agazzi alla sua maniera, di testa. Quinta rete per l’ex centravanti della Nazionale, sempre più simbolo dell’Hellas.

Colpiti a freddo, i sardi accusano il colpo. E potrebbero subire anche il raddoppio quando Toni non trova il tempo di calciare e, sul suo appoggio all’indietro, Hallfredsson col sinistro trova il riflesso a terra di Agazzi. Prova a farsi vedere anche il Cagliari. Da fuori, perché la difesa di casa è attenta: ci prova Nainggolan, che però non centra i pali di Rafael.

C’è anche lo spazio per qualche protesta dei gialloblù: Astori interviene con il braccio largo, anche se da posizione ravvicinata, sul tocco di Jankovic. Ma Gervasoni lascia correre. La difesa di Mandorlini corre pochi pericoli, perché il Cagliari non punge. E proprio prima dell’intervallo Lopez deve togliere Sau, infortunato, per inserire Ibarbo.

SECONDO TEMPO – Uno spavento e poi il raddoppio: così inizia il secondo tempo del Bentegodi. Lo spavento è quello provocato da Avelar, che sfrutta un erroraccio in disimpegno di Cacciatore e manda la palla a sibilare vicino all’incrocio di Rafael; il 2-0 è invece opera di Jankovic, che chiude il match con un piatto destro dopo uno stupendo uno-due con Romulo. 

La tifoseria di casa esulta, Lopez è più corrucciato che mai. Anche se, a dire il vero, i suoi proverebbero pure a riaprire l’incontro. Solo che sono penalizzati dalla propria imprecisione offensiva e dall’attenzione di Rafael, che respinge il sinistro di Nainggolan. Ancora il belga ci prova qualche minuto dopo: stavolta il pallone sfila a lato.

L’ultimo quarto d’ora riserva ancora emozioni. Il mai sazio Toni si vede annullare la rete del teorico 3-0, Ariaudo di testa fa correre qualche brivido sulla schiena di Rafael. Iturbe si mangia un paio di contropiedi sbagliando l’ultimo passaggio, dando la possibilità al Cagliari di rientrare: Conti segna l’1-2 sottomisura. Ma al Cagliari non riesce la rimonta. A esultare, per la sesta volta di fila, è solo il Bentegodi.

CHIAVE – La rete a freddo con cui Toni regala l’immediato vantaggio al Verona scombina i piani del Cagliari, costretto a rincorrere, con poche idee, per il resto del match. Pomeriggio da dimenticare, per Conti e compagni, nonostante la sconfitta che matura al Bentegodi sia solo di misura.

MOVIOLA – Un solo episodio, ma ci sono discussioni: poco dopo la mezzora del primo tempo Jankovic balla sulla linea di fondo e Astori tocca il pallone di mano, con il braccio largo. Sarebbe rigore, anche se i due giocatori sono a distanza limitata l’uno dall’altro, ma Gervasoni non lo assegna.

Dalle Pagelle:

IL MIGLIORE - Toni. Il goal è una firma imprescindibile di questo attaccante che di testa è insuperabile, ma fosse solo quello: lavoro sporco, protezione palla, corsa e perfino un contropiede. Terza giovinezza per lui.

IL PEGGIORE - Nenè. Bruttissima prestazione del brasiliano, racchiusa tutta in un tocco scriteriato che induce Gervasoni a fischiare fuorigioco. Conti lo vorrebbe mangiare vivo per questa ingenuità ma oggi non pareva proprio esserci con la testa.


fonte notizie da web...

mercoledì 23 ottobre 2013

VERONA - PARMA 3-2

RISULTATO VISTO DAI PARMENSI

La striscia positiva del Parma si è interrotta allo stadio Bentegodi di Verona, dove, dopo un gran bel primo tempo, concluso in vantaggio con il punteggio di 1 a 2 e con un palo e una traversa colpiti, si è fatto rimontare dai padroni di casa, che hanno pareggiato e vinto grazie a due calci di rigore concessi dall’arbitro MaurizioMariani, il quale ha sanzionato ben sette giocatori crociati con il cartellino giallo e nessuno dell’ Hellas.
Mister Roberto Donadoni ha cambiato la formazione in cinque elementi rispetto all’ultima partita di campionato, quella della vittoria casalinga nei confronti del Sassuolo. Sostituito tra i pali lo squalificato Antonio Mirante con Pavol Bajza, a centrocampo il nostro tecnico ha schierato Afriyie Acquah, Aleandro Rosi e, al rientro dalla squalifica, Marco Marchionni così come Amauri in attacco al fianco di Cassano. Per il resto, in difesa il trio Mattia Cassani, Alessandro Lucarelli e Felipe, in mezzo Marco Parolo e sulla corsia sinistra Massimo Gobbi.
L’Hellas Verona è passato subito, al 9’, con Cacciatore, che ha colpito al volo un palla arrivata in area da un calcio d’angolo. La squadra crociata non ha patito la frustata, iniziando a macinare gioco, con un possesso palla tessuto da giocate di grande qualità. Il palo, al 18’, di Marco Parolo è stato il preludio, un minuto dopo, al suo splendido gol di destro dalla distanza, coronamento di un’azione caparbia di Antonio Cassano.
La premiata ditta Parolo-Cassano è stata anche l’artefice del raddoppio, ma a parti invertite. E’ accaduto al 24’, quando il centrocampista ha servito il fantasista in area. Per FantAntonio è stato un gioco da ragazzi controllare la sfera di petto e trafiggere il portiere veronese Rafael con un preciso diagonale, per poi far esplodere la sua gioia sotto il Settore Ospiti del Bentegodi e festeggiare con i tifosi giunti da Parma.
Il dominio crociato della prima frazione è stato legittimato, alla mezz’ora, da un pallone che la testa di Lucarelli ha infranto sulla traversa. Dopo l’intervallo, però, il Parma ha lasciato troppo campo alla veemenza del Verona alla ricerca della rimonta, caricato dal proprio pubblico. Un fervore che la nostra difesa ha saputo arginare tranne che in due occasioni, quelle in cui l’arbitro Mariani ha ravvisato gli estremi per concedere i penalty realizzati da Jorginho.
La gara si è conclusa con i ragazzi di mister Donadoni in avanti, arrabbiati per un risultato positivo sfumato dopo una prestazione che nei primi quarantacinque minuti aveva rasentato la perfezione, mentre c’è un dato amaro che non può passare inosservato, quello dei sette ammoniti. Non è la prima volta che vengono distribuiti generosamente cartellini gialli ai giocatori crociati. Oggi già alla fine del primo tempo erano tre e diventa difficile che questa situazione non condizioni il loro atteggiamento sul terreno di gioco. Soprattutto se, poi, tra gli avversari di ammoniti, al contrario, non ce ne sono.






FTHellas Verona3 – 2Parma
9′Luca Toni
1 – 0
19′1 – 1Marco Parolo
25′1 – 2Antonio Cassano
61′Luca Toni
2 – 2
88′(pen.)Jorginho
3 – 2

Statistica

Possesso pallaTiriTiri nello specchioTiri fuoriParate dal portiereCornerPunizioniFalliFuorigioco3162168459219193949130%0%2520151050510152025Hellas VeronaFalli: 16

domenica 6 ottobre 2013

BOLOGNA HELLAS VERONA 1- 4



 Serie A: Bologna-Verona 1-4,

Iturbe e Toni mettono nei guai

Pioli


Tafferugli prima del match, tre tifosi veronesi feriti. In gol Cacciatore, il talento argentino, Toni e Jorginho







In un pomeriggio pieno di tensioni e pioggia, il Verona trionfa al

Dall'Ara dove non vinceva da 35 anni. Anche nel 1978 i gialloblù

 s'imposero largamente con tre gol di scarto, i ricorsi storici però si

 fermano qui. Perchè adesso questo Verona chiede strada nell'alta

 classifica confermando tutte le qualità mostrate in queste prime

 giornate. Il punteggio poteva essere anche più pesante per il

Bologna, ormai in caduta libera, contestato dai propri tifosi e con

 Pioli che siede su una panchina rovente senza riuscire a trovare un

sistema che dia sicurezza alla difesa continuamente bucata (12 gol

 subiti nelle ultime tre gare: media 4) anche se il club non ha idee su

 come affrontare questa crisi. Il Verona a tratti scherza l'avversario

 e lo grazia almeno quattro volte buttando facili occasioni quando

però aveva già la partita in pugno.
Bologna-Verona 1-4 pagelle voti fantacalcio 7^ giornata Serie A 2013
I VOTI


Bologna (4-3-1-2):
 Curci 5; Garics 5, Sorensen 5, Antonsson 5, Cech 5,5; Kone 5,5, Perez 5 (66'

 Acquafresca 5,5), Della Rocca 5 (45' Laxalt 6); Diamanti 6,5; Bianchi 4 (40' Moscardelli 6), Cristaldo 5,5

 A disp.: Agliardi, Stojanovic, Radakovic, Mantovani, Morleo, Crespo, Christodoulopoulos, Yaisien, Khrin
.
 All.: Pioli




Verona (4-3-3):
 Rafael 6,5; Cacciatore 6,5, Maietta 6, Gonzalez 6, Agostini 6,5; Romulo 6,5, Donati 6,

Jorginho 6,5; Iturbe 7 (68' Martinho 6), Toni 6,5, Gomez 6,5. A disp.: Mihaylov, Nicolas, Bianchetti,

Marques, Albertazzi, Laner, Longo, Cirigliano, Donadel, Sala, Cacia, Jankovic. All.: Mandorlini




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INCIDENTI — Un'ora prima dell'inizio sono scoppiati scontri tra le due

 tifoserie nelle strade adiacenti lo stadio Dall'Ara. Tre veronesi

hanno riportate ferite medicate al pronto soccorso dell'ospedale,

 uno di questi è stato colpito da un'arma da taglio. Nulla di serio ma

 la partita è stata posticipata di 24' perchè il pullman degli ospiti è

 rimasto bloccato nel traffico ed è arrivato solo alle 14.10 al

Dall'Ara.



DOMINIO GIALLOBLÙ — Il Verona rompe l'equilibrio con una doppietta

 nella prima mezzora. Al 22' Cacciatore dal vertice destro dell'area

 bolognese spara un sinistro a giro che non lascia scampo a Curci.

 Sette minuti dopo Iturbe vola per 50 metri lasciando sul posto tre

 avversari e conclude la sua percussione con un sinistro dal limite

 che fa 0-2. Pioli deve cambiare Bianchi, svuotato e ancora

 inoffensivo, con Moscardelli prima della pausa e in avvio di ripresa

 inserisce Laxalt (uno che in questa squadra dovrebbe giocare

sempre). Il Bologna offre una reazione: Moscardelli viene steso da

 Gonzalez, c'è rigore che Diamanti trasforma riaprendo brevemente

 il match. Infatti Toni, su assist divino di Iturbe, riporta il Verona sul

 doppio vantaggio con un tiro da centro area. E nel finale Jorginho

cala il poker per la gioia del patròn Setti .


Notizie da web...

domenica 29 settembre 2013

HELLAS VERONA LIVORNO 2-1



Vittoria sofferta per il Verona contro un buon Livorno. Dopo un primo tempo giocato a viso
 aperto e con occasioni da ambo le parti con due reti su calcio da fermo, nella ripresa
Jorginho decide la sfida dagli undici metri. Tre punti importanti per la squadra di Mandorlini
che conferma il buon avvio di stagione. Ecco il tabellino della gara:
Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras (38' Bianchetti), Gonzalez, Agostini; Romulo,
 Hallfredsson (54' Donati), Jorginho; Gomez Taleb, Toni, Iturbe (88' Laner). A disp.: Nicolas,
 Mihaylov, Longo, Cirigliano, Albertazzi, Cacia, Marques, Toni, Donadel. All.: Mandorlini.
Livorno (3-5-2): Bardi; Coda, Rinaudo, Ceccherini; Schiattarella, Luci, Greco (77' Belingheri),
 Emerson (59' Duncan), Lambrughi; Paulinho (64' Emeghara), Siligardi. A disp.: Anania,
Aldegani, Decarli, Valentini, Mbaye, Mosquera, Piccini, Benassi, Borja. All. Nicola
Arbitro: Tommasi
Marcatori: 41' Iturbe, 74' Jorginho (V), 45' (+2) Rinaudo (L)
Ammoniti: Hallfredsson, Jorginho, Iturbe (V), Schiattarella (L)
Espulsi:




L'Hellas supera i toscani 2-1 ma tante polemiche per il rigore decisivo di Jorginho: Toni subisce fallo o no? Ottimo l'esordio di Iturbe che segna su punizione il suo primo gol in A

Tre su tre, il Verona in casa non perde un colpo. Ruolino di marcia da corsa-scudetto quello dei gialloblù di Andrea Mandorlini che stendono - non senza difficoltà - anche il Livorno dopo Milan e Sassuolo e volano in classifica a quota 10 punti. Il Bentegodi è un fortino. E' vero, è prestissimo, ma sarebbe zona-Europa! E comunque, altro che neopromosse... L'Hellas e i toscani dimostrano di meritare la A e soprattutto il posto in graduatoria raggiunto al momento. Nessuna paura di attaccare, buone trame di gioco ed alcuni singoli che farebbero comodo persino ad alcune big: Rafael ed Iturbe da una parte, Paulinho dall'altra.
SCHIERAMENTI —
 Mandorlini opera due cambi rispetto allo spettacolare 2-2 di Torino coi granata: rientra in difesa Agostini (fuori Albertazzi) e in attacco spazio per la prima volta dal 1' ad Iturbe nel tridente con i confermatissimi Toni e Gomez. Rifiata Jankovic. Non c'è Martinho, non al meglio. Piange il Bentegodi, l'anno scorso ai livornesi aveva segnato sia al'andata che al ritorno... Più netti i cambiamenti di Davide Nicola che oltre agli infortunati Biagianti (Emerson gioca a centrocampo, dentro Rinaudo nel reparto arretrato ) e Gemiti (oltre a Botta) rinuncia per scelta tecnica a Mbaye a centrocampo ed Emeghara (a sorpresa) in attacco. Giocano Lambrughi sulla fascia sinistra e davanti Siligardi in coppia con Paulinho.

SAN RAFAEL — Inizio di marca Hellas ma le ripartenze dei toscani fanno paura e portano al tiro Schiattarella, Emerson e soprattutto Paulinho che al 27' inizia la sua particolare sfida contro il connazionale Rafael, portiere del Verona. Il numero 9 toscano ci prova col sinistro dopo una fuga in solitaria "regalata" da uno dei numerosissimi errori in disimpegno di un centrocampo veneto particolarmente addormentato ma Rafael dice "no". Gli ospiti prendono lentamente ma inesorabilmente il sopravvento. Al 32' gran tiro di destro da fuori area di Luci che cerca di bissare il suo primo gol in A realizzato col Cagliari ma trova ancora un grande Rafael che mette in angolo. Al 39' riprende la gara nella gara: tiro di Paulinho - stavolta di destro - e miracolo del numero uno Hellas.
BOTTA E RISPOSTA— Da un sudamericano all'altro, al 40' arriva un po' a sorpresa la perla di Iturbeche si conquista una punizione e poi la spedisce all'angolino dove Bardi proprio non può arrivare. 20 anni e 23' in campo finora (contro la Juve), per il paraguaiano naturalizzato argentino è il primo gol in A. Il Livorno accusa il colpo e Gomez va vicino al raddoppio al 44' ma Bardi stavolta si oppone e all'ultimo secondo del primo tempo Rinaudo di testa schiaccia in gol su calcio d'angolo. Difesa veronese ferma, il palermitano ha vita facile. Pari giusto dopo i primi 45'.




SPRINT HELLAS
 — Niente cambi a inizio ripresa (nel Verona dal 38' gioca Bianchetti dopo il k.o. di Moras). Hallfredsson, già ammonito, rischia il secondo giallo, viene graziato e Mandorlini sfrutta subito l'assist: dell'arbitro: fuori l'islandese e dentro Donati. Intanto Iturbe continua a farsi applaudire grazie ad un sinistro a rientrare che si spegne fuori di pochissimo ma subito arriva la replica con Schiattarella che ci prova da destra e il solito Rafael che dice di "no". I gialloblù comunque riprendono il pallino del gioco e si rendono pericolosi anche con Jorginho che sfiora il gol di testa all'11'. Al 24' sinistro improvviso di Gomez, Bardi para a terra. Ripresa di chiara marca Hellas ed al 28' arriva il rigore per i padroni di casa: Schiattarella manda giù Toni in area, Tommasi indica il dischetto tra le proteste furiose dei toscani (ammonito l'autore del fallo e pure Rinaudo). Jorginho - implacabile - spiazza Bardi per il 2-1. Al 40' nuove polemiche: Toni cade in area ma prima commette fallo su Coda, Tommasi se ne accorge e dà fallo al Livorno. II finale è ovviamente di marca toscana ma il forcing non produce granché. Il Verona vince e vola. Ma il Livorno esce a testa alta. 



TORINO HELLAS VERONA 2-2



Torino-Verona 2-2 tabellino commenti pagelle 5^ giornata Serie A 2013-2014

Il Torino pareggia 2 a 2 contro il Verona, nella 5^ giornata di Serie A. Il primo tempo, dello stadio Olimpico, è combattuto. Alessio Cerci, su calcio di rigore, spezza l'equilibrio del match. Juanito Gomez, poco dopo, fa uno a uno. Nella ripresa altro botta e risposta: Cerci raddoppia e Jorginho pareggia. 
LE SCELTE - Nel Torino diverse novità, sopratutto in mezzo al campo. Ventura cambia tutto il settore centrale con Farnerud, Basha e Bellomo in campo dal primo minuto. Dietro Rodriguez prende il posto di Glik. In avanti Meggiorini preferito a Immobile. Nell'Hellas torna in campo dal primo minuto Toni che occuperà il centro dell'attacco con Jankovic e Gomez ai suoi fianchi. 
PRIMO TEMPO - Gran pressing da parte di entrambe le squadre nei primi minuti di gioco sui portatori di palla avversari. Entrambe le squadre provano a chiudere gli spazi per poi ripartire in velocità sugli esterni. Ritmi molto alti in campo con gli ospiti che si sono fatti vedere maggiormente nei pressi dell'area di rigore del Torino, anche se non sono ancora arrivati pericoli per la porta di Padelli. Il Torino invece fatica a trovare spazi in avanti. Al 6' gran botta dalla distanza di Bellomo da posizione centrale. Il tiro è forte e dotato di effetto con Rafael che quasi commette un'incredibile errore bloccando in due tempi la palla e tenendo inviolata la porta



La squadra di Mandorlini appare padrona del campo, con il Torino che fatica a far valere il proprio palleggio in mezzo al campo
. Tanti i palloni buttati in mezzo dai gialloblu per la testa di Toni che però non sempre riesce ad avere la meglio sui centrali avversari. Al 22' punizione taglia dalla sinistra di Cerci che prova a pescare Moretti in area. Il difensore in spaccata prova ad arrivare sul pallone senza riuscirci. Il Torino dopo l'inizio difficile alza il proprio baricentro e soffre meno il pressing avversario riuscendo anche a farsi vedere con maggiore continuità nell'area avversaria senza tuttavia trovare spazi per calciare in porta.



Occasione per il Torino al 30'.
 Bellomo serve Meggiorini sulla sinistra dell'area di rigore. Il tiro dell'attaccante non è pericoloso, ma Moras svirgola il pallone cercando di allontanarlo dall'area piccola e rischiando un clamoroso autogol, col pallone che finisce di poco sopra l'incrocio dei pali. Al 35' rigore per il Torino. Angolo dalla destra del Torino con Gonzalez che tocca nettamente di mano in area provocando la massima punizione. Dagli undici metri Cerci non sbaglia mettendo la palla sotto l'incrocio dei pali della porta di Rafael. Torino in vantaggio. 
Reazione dell'Hellas Verona dopo il vantaggio granata e pareggio. Al 44' arriva il gol. La squadra di Mandorlini va alla caccia del pari prima della chiusura del primo tempo, ma la difesa di casa è molto attenta specialmente sui palloni alti. Lancio lungo di Jorginho per Toni che al volo in spaccata mette sul secondo palo per l'accorrente Gomez. L'argentino da due passi non ha problemi a battere Padelli per il pari degli ospiti.


SECONDO TEMPO -
 La ripresa inizia con un legno dei granata. Angolo battuto velocemente da Cerci per Meggiorini che contrastato da Moras riesce a calciare da posizione defilata colpendo il palo di Rafael. Poi la difesa spazza via. Al 53' Torino nuovamente in vantaggio. Contropiede perfetto del Torino con Cerci che avanza per vie centrali servendo Meggiorini in area. Il tiro dell'attaccante è centrale e viene parato da Rafael che però se la lascia sfuggire. Il pallone resta dentro l'area piccola fra Moras, Albertazzi, Cerci e lo stesso portiere veronese con il granata che è più lesto di tutti e di destro mette sotto la traversa.
Verona che subisce il colpo e il Toro sfiora il tris. Al 54' grande conclusione dalla distanza di Meggiorini che salta Moras e calcia a rete dal limite. Palla sul palo lontano della porta di Rafael, che tocca la palla salvando la sua porta. Al 59' altro cross dalla sinistra dell'Hellas Verona con Toni che gira da centro area. Palla centrale e Padelli blocca senza problemi. Il Verona non molla e pareggia. Toni difende palla al limite e riceve il fallo da Rodriguez: è rigore.
Al 67' trasformazione perfetta di Jorginho che non lascia scampo a Padelli con un tiro angolato a fil di palo. Ancora Toni pericoloso in area al 70'. Il centravanti elude la marcatura di Rodriguez e calcia in porta. Tiro debole e centrale che Padelli blocca. Al 75' cross dalla destra di Basha che mette in mezzo per i compagni. Il neo entrato Immobile viene anticipato dalla difesa veronese, mentre il tiro di D'Ambrosio finisce ampiamente alto. Al minuto 88 spunto di Immobile dal limite dell'area. L'attaccante riesce a liberarsi e calciare in diagonale dalla distanza costringendo Rafael alla respinta in tuffo. La partita finisce così. 


Torino-Verona 2-2 tabellino commenti pagelle 5^ giornata Serie A 2013-2014
TABELLINO
Torino: (3-5-2):
 Padelli; Glik, Bovo, Moretti; Darmian, Basha, Bellomo, Farnerud (63' El Kaddouri), D'Ambrosio; Cerci (83' Brighi), Meggiorini (72' Immobile). A disp.: Gomis, Berni, Glik, Pasquale, Rodriguez, Masiello, Maksimovic, Vives.  All.: Ventura.
Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Gonzalez, Albertazzi (60' Cirigliano); Romulo, Jorginho (83' Donadel), Hallfreddson; Jankovic, Toni, Gomez (79' Sala). A disp.: Mihaylov, Marques, Agostini, Bianchetti, Rubin, Donati, Longo, Iturbe, Cacia. All.: Mandorlini.
Marcatori: 2 Cerci (T), Gomez (V), Jorginho (V)
Ammoniti: Cerci (T) 
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